Tutto pronto sulla spiaggia di Rimini
Dopo aver definito le modalità con cui i turisti si potranno muovere tra regioni, il nuovo focus su cui si è concentrato il settore turistico è stato la spiaggia. La partita si è giocata nei giorni scorsi e il risultato è una chiara vittoria per il turista. Tutti potranno usufruire di nuove opportunità per rilassarsi e divertirsi sulla sabbia dorata della Riviera Romagnola in piena sicurezza. Pur permanendo le disposizioni generali anti covid già conosciute durante l’estate 2020, ad esse sono state apportate diverse modifiche che faciliteranno la “vita da spiaggia”.
In primis, a Rimini, la distanza tra ombrelloni scende fino a 15 metri/12 metri in determinate zone. In questo modo un maggior numero di turisti potrà godersi il sole estivo in riva all’Adriatico, dopo la mancanza di ombrelloni registratasi lo scorso anno che ha scontentato molti turisti.
La spiaggia, inoltre, diventerà una vera e propria seconda casa, infatti saranno garantiti i servizi fino alle 22, dando così la possibilità di godersi anche l’ultimo raggio di sole della giornata prima di tornare nella confortevole camera dell’hotel dove si soggiorna.
Infine, i pubblici esercizi come bar, ristoranti e laboratori artigianali potranno consegnare direttamente in spiaggia i propri prodotti. Perché per dire di essere stati in Romagna non basta andare in spiaggia, ma bisogna assaporare tutti i prodotti tipici della nostra zona. Le consegne delle bontà nostrane dovranno seguire un’accortezza però: niente plastica, solo materiale compostabile e cartone; non è venuto meno l’impegno preso dal comune di Rimini, che punta a diventare una spiaggia “plastic free” migliorando così la pulizia della battigia preservando l’ambiente.
Dal 29 maggio la stagione potrà dirsi, finalmente, iniziata. È, infatti, da quel giorno che tutti gli stabilimenti apriranno al pubblico offrendo le tante novità preparate con cure durante i mesi invernali. Una data da segnarsi sul calendario alla quale guardare con ottimismo, simbolo di ripartenza e libertà.
Nicola Tomelli