Il viaggio nella terza età e i suoi benefici
Nel corso degli anni, la vacanza da bene di lusso è diventato un vero e proprio bene primario. Il viaggio, da mero “status symbol”, ha conquistato un ruolo da protagonista nello sviluppo e benessere individuale. Una vacanza, infatti, non è solo un temporaneo piacere personale, ma determina benefici duraturi. Ciò è vero in particolare per il turista senior, cioè il viaggiatore della terza età.
Il fenomeno del turismo della terza età (senior tourism, in inglese) è una realtà consolidata non solo in Italia, ma in tutta Europa. I crescenti flussi turistici di turisti senior hanno attirato l’attenzione anche a livello europeo. La portata del fenomeno ha mosso l’Eurostat, l’istituto statistico europeo, ad analizzare questa nuova tendenza facendo luce sulle sottostanti dinamiche sociali. Non deve quindi sorprendere se, dal rapporto Eurostat, si evince come ben un over 65 su tre, in Italia, si regala almeno una vacanza ogni anno. Il viaggio nella terza età è diventato, così, un’attività d’interesse per una moltitudine di individui e istituzioni.
Secondo una ricerca condotta da Minnaert Lynn, dall’Università di Westminster, i principali benefici sulla vita quotidiana che un turista senior trae da una vacanza sono ben tre:
- Migliora la stabilità dei legami affettivi e la resilienza (cioè la capacità di reagire e resistere) ad eventi avversi del nucleo familiare.
- La vacanza ha effetti positivi sulla sfera sociale dell’individuo. Tale effetto si manifesta come un miglioramento dell’autostima, delle capacità interpersonali e del benessere psicofisico.
- Il viaggio diventa fonte di ispirazione e motivazione per i turisti una volta tornati a casa. Viaggiare permette di scoprire nuove mete e di arricchire il proprio bagaglio culturale, permettendo così un’apertura mentale alle sfide quotidiane.
Il viaggio nella terza età, quindi, non è solo un piacevole svago con cui inframmezzare la quotidianetà, ma una nuova fonte di benessere individuale. Per amplificare gli effetti benefici di una vacanza, ci sentiamo di consigliare di condividere l’esperienza con amici e parenti. Un viaggio in compagnia, meglio se con un gruppo numeroso, dà la possibilità di scherzare, ridere e condividere tante esperienze con nuovi e vecchi amici.
Biancamaria Bezzi