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San Marino Jinja: Il primo tempio shinto d’Europa

jinja tempio shinto di San Marino

Un profondo legame spirituale lega San Marino e Giappone

Nel cuore della Repubblica più antica al mondo, sotto lo sguardo granitico e vigile delle sue Torri, si cela un profondo legame spirituale con l’estremo oriente.
Sconosciuto ai più, il santuario shintoista di San Marino, che si pregia di essere il primo tempio Shinto riconosciuto d’Europa, grazie alla sua posizione e architettura riesce ad esprimere egregiamente la sacralità della natura descritta dall’antica filosofia shintoista. Immerso nel verde, il Jinja (termine giapponese per “santuario”) di San Marino è stato inaugurato nel 2014 con l’obiettivo di far conoscere la filosofia della cultura shintoista e per commemorare le vittime del terremoto e maremoto della regione di Tōhoku che colpì tre anni prima il Giappone.

Un piccolo santuario con un grande significato

A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, la struttura del tempio si compone solo di un piccolo monumento in legno di cedro, la cui realizzazione è avvenuta direttamente in Giappone, e altre due strutture: un torii, e un tourou. Per giungere al monumento si deve varcare il torii, il portale attraverso il quale è necessario passare per purificarsi e accedere all’area sacra, mentre a illuminare la via di coloro che vogliono omaggiare la divinità vi è il tourou, una tradizionale lanterna in pietra.

Il kami (divinità) a cui è consacrato il jinja di San Marino è Amateratsu, la Dea del Sole. Sovrana “dell’altopiano degli Dei”, Amateratsu è la principale divinità shintoista. La sua figura ricopre un ruolo centrale nella cultura giapponese, infatti anche la dinastia imperiale ne rivendicava la diretta discendenza. Il sentiero da percorrere per raggiungere il monumento ad essa dedicato svolge una funzione purificatrice. Coloro che lo percorrono, infatti, si trovano ad essere immersi tra le piante di vite e olivi che costeggiano il sentiero sterrato. L’ambiente bucolico permette di creare una forte connessione con la natura, così da essere pronti a partecipare alla sacralità del luogo.

Il suggestivo entroterra Romagnolo fa da cornice alle diverse cerimonie religiose che vengono celebrate dal Guji (custode) del tempio, attraverso le quali è possibile rivivere la millenaria cultura giapponese. È possibile visitare il tempio in qualsiasi momento e, se richiesta, si può effettuare una visita guidata. Obbligatorio non lasciarsi sfuggire la possibilità di acquistare i prodotti tipici del luogo al Podere Lesignano, che ospita il tempio.

Questa piccola gemma orientale sita nel territorio Sammarinese è una escursione ideale a cui abbinare una piacevole vacanza.

Nicola Tomelli