Ma quelle nate nella bottega Pascucci, da un’idea firmata Casadei
La Romagna non si smentisce, neanche nei suoi luoghi comuni, tipo:
“in Romagna si balla il valzer, la mazurka prima ancora di aver imparato a camminare e si canta Romagna mia prima ancora di aver imparato a parlare!”.
E, così, pure in un momento difficile come quello che stiamo passando, questa terra non vuole perdere i suoi primati. Non sottovaluta l’emergenza (ci mancherebbe), ma vuole trovare il modo di ricordare a tutti che presto torneremo a ballare (col ballo qui non si scherza!) e a cantare.
E in che modo lo fa? Semplice, i versi della mitica “Romagna Mia” finiscono stampati sulle mascherine!
È un’idea, made in Romagna, nata dalla collaborazione della Casadei Sonora, che ha sede a Savignano, e l’antica bottega Pascucci di Gambettola.
Un po’ di ottimismo e spensieratezza che la figlia del Maestro Secondo Casadei, la signora Riccarda, vuole diffondere anche con piccole iniziative come quelle delle mascherine “Romagna Mia”.
La collaborazione con la storica stamperia Pascucci ha fatto il resto. Una stamperia che da sette generazioni custodisce e rinnova l’attività della stampa xilografica, nel rispetto delle tradizioni.
Le mascherine, in vendita, sono realizzate in tela naturale con i versi di Romagna Mia scritti in corsivo, con una tecnica di stampa che è la stessa da sette generazioni: le matrici in legno, impregnate di colore, vengono poggiate sulla stoffa e colpite con un mazzuolo.
Bianca Bezzi