Caro Energia. Addio Vacanza?
È impossibile non averne sentito parlare, l’argomento rimbalza su tutti i principali mezzi di informazione ed è costantemente al centro del dibattito politico. L’erraticità del mercato dell’energia, nelle ultime settimane, ha profondamente scosso l’economia nazionale ed europea. Il caro energia traina una inflazione galoppante, con ripercussioni pesanti sia su tutti i reparti industriali nazionali sia sulle tasche di milioni di famiglie italiane.
Ma questi aumenti in che modo impatteranno sulla possibilità di concedersi una vacanza? Prima di darti alcuni consigli su come evitare di rinunciare alla tua vacanza, vogliamo spiegarti cosa sta succedendo.
I costi dell’energia e le loro dinamiche
Secondo le stime preliminari dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), a ottobre 2022 si è registrato un aumento del livello generale dei prezzi pari al 3,5 % su base mensile. Anche i precedenti periodi sono stati caratterizzati da un’accelerazione dell’inflazione, cioè l’indice nazionale che descrive il livello dei prezzi al consumo. Questa crescita è dovuta prevalentemente ai beni energetici, i cui prezzi sono aumentati a vista d’occhio. Il caro energia si è fatto sentire in tutti comparti merceologici italiani. Guardando al PUN, Prezzo Unico nazionale, cioè il prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica, possiamo subito capire il perché dei rialzi energetici delle ultime settimane. Ad agosto il PUN medio mensile era pari a 543,15 €/MWh contro i 112,40 €/MWh del 2021. Fortunatamente il PUN a ottobre è sceso a 211,50 €/MWh, uno scenario simile a quello del 2021 (seppur lontano dai livelli del 2019).
Questo calo si traduce in bollette meno care per tutte quelle imprese che hanno contratti indicizzati al PUN. Si registra addirittura un risparmio rispetto all’anno precedente, quando il PUN medio mensile per ottobre era pari a 217,63 €/MWh. Nella realtà dei fatti, quindi, molte imprese andranno incontro a costi energetici in linea con quelli dell’anno scorso.
Il repentino calo del PUN è dovuto al calo del prezzo del gas, infatti, in Italia una quota non indifferente di elettricità è prodotta utilizzando gas. L’altro lato della medaglia della diminuzione dei prezzi del gas (e dell’energia in generale) riguarda la produzione industriale. Le industrie che consumano grossi quantitativi di energia, infatti, si sono trovate costrette a interrompere la produzione. La diminuzione della domanda da parte delle industrie dette “energivore” ha come conseguenza una diminuzione dei prezzi legati al gas e all’energia. Ad aiutare il calo del prezzo del gas sono stati anche il clima più mite del solito e i nuovi accordi commerciali posti in essere dal nostro Paese per garantirne una fornitura costante.
Dal 1° gennaio 2023, inoltre, ARERA, l’autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, rivedrà le condizioni economiche per clienti in maggior tutela (sia nel mercato dell’elettricità, sia in quello del gas). Il prezzo dell’energia nel mercato tutelato, infatti, è definito su base trimestrale da ARERA basandosi sull’andamento del mercato e sul prezzo delle materie prime. Se i prezzi dovessero continuare a scendere, quindi, possiamo aspettarci per molte famiglie italiane un notevole risparmio economico in confronto alle bollette dell’ultimo periodo.
In aiuto delle pensioni per affrontrare il caro energia
I prezzi ballerini e il futuro incerto possono incutere timore nei tanti turisti senior che desiderano prenotare una vacanza. All’aumentare generalizzato dei prezzi, fortunatamente, segue un adeguamento dei trattamenti pensionistici. Ciò avviene grazie al meccanismo della perequazione, cioè l’adeguamento degli importi dei trattamenti pensionistici al costo della vita. È di pochi giorni fa il decreto del Ministro dell’Economia Giorgetti, il quale stabilisce un aumento del 7,3 % importi dei trattamenti pensionistici. Prendendo a riferimento l’assegno minimo 2022, che è pari a 525,38 €, il nuovo importo per il 2023 salirà a 563,73 €. Circa 38 € al mese in più, che su tredici mensilità danno vita a un aumento di quasi 500 €.
In base alla fascia di reddito l’aumento sarà meno cospicuo, fino ad arrivare a un aumento del 5,475 % per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.
Come risparmiare andando in vacanza
Inevitabilmente il contesto economico in cui ci troviamo avrà un impatto sulle vacanze di milioni di italiani. Un problema diffuso in tutte le località turistiche italiane, le cui imprese si trovano ad affrontare costi di gestione inevitabilmente più elevati. Un tema che ha visto in prima linea anche Giovannino Montanari, presidente della Montanari Tour, che ha ribadito la necessità di un approccio armonizzato per affrontare il rincaro generalizzato (ascolta la sua intervista a RAI ISORADIO).
Per evitare di rinunciare alle tanto attese vacanze abbiamo preparato quattro consigli. In questo modo potrai continuare a viaggiare con soddisfazione e, soprattutto, con poche rinunce:
- Anticipare la vacanza: con il clima sempre più mite e una programmazione sempre più fitta di eventi, anche la bassa stagione diventa un’alternativa allettante per tutti i turisti che non sono legati ai ritmi del lavoro.
- Più si è, meno si paga: nell’organizzazione di un viaggio di gruppo, per accedere ai prezzi migliori, solitamente sono richieste un certo numero di adesioni. Talvolta può risultare complesso raggiungere questi numeri, anche in relazione al numero di associati del proprio Centro Sociale. Una possibile soluzione è chiedere al proprio Tour Operator di fiducia di interfacciarsi con altri Centri o Enti locali del territorio. In questo modo è possibile accedere a ottimi prezzi e sfruttare tutti i vantaggi del viaggio di gruppo.
- Una vacanza più intensa: ridurre il periodo di soggiorno anche di una sola notte può determinare un importante risparmio economico. Proporre, per esempio, 13 notti e 14 giorni anziché 14 notti e 15 giorni può essere la soluzione per viaggiare a un prezzo più contenuto, senza inficiare sulla qualità della vacanza.
- Affidarsi a professionisti: un Tour Operator saprà sempre farti accedere a prezzi concorrenziali e più bassi di quelli che si troverebbero sul mercato. La forza di un Tour Operator è proprio quella di poter bloccare un alto numero di camere in diverse strutture, garantendo così trattamenti di qualità a prezzi contenuti.
Una vacanza su misura, in ogni caso, è la soluzione a ogni problema; anche agli aumenti dovuti al caro energia. Parlando con un professionista della vacanza, infatti, potrai progettare nei dettagli la tua prossima vacanza. Valutando, così, di quali servizi hai effettivamente bisogno ed eliminando i costi extra che potrebbero portarti a rinunciare alla vacanza.