Prevenire è meglio che curare
Un soggiorno di gruppo è l’occasione migliore per conoscere nuove persone, legami momentanei che potrebbero trasformarsi in un’amicizia duratura. È viaggiando insieme ad altre persone che si può cogliere l’opportunità di conoscere nuovi punti di vista e approcci alla quotidianità. Può capitare, però, che alcuni membri del gruppo non vadano d’accordo fin da subito o che il loro rapporto d’amicizia si incrini durante la vacanza. È importante che il capogruppo, in questi casi, sappia come comportarsi e risolvere qualsiasi conflitto possa scaturire, cosicché non si rovini il clima di spensieratezza e cordialità che avvolge il gruppo.
Prima ancora di sapere come risolvere i confitti in un gruppo, un bravo capogruppo dovrebbe prevenire qualsiasi situazione di contrasto. Lo dice anche il detto: “prevenire è meglio che curare”. Per fare ciò il capogruppo deve preliminarmente analizzare il proprio gruppo, al fine di avere un’idea dei vari ruoli che si sono venuti a creare al suo interno.
Ogni gruppo, infatti, ha una sua gerarchia, cioè posizioni diverse rispetto al potere. Idealmente il capogruppo dovrebbe ricoprire il ruolo apicale di questa gerarchia, cioè dovrebbe essere il punto di riferimento per tutti membri del gruppo. Può capitare che i membri di un gruppo “eleggano” indirettamente un’altra persona in contrapposizione al capogruppo, tale situazione si manifesta quando il coordinatore del gruppo non è in grado di far fronte alle necessità dei partecipanti o non riesce a comunicare efficacemente con loro.
I fattori che innescano il conflitto in un gruppo
Il conflitto all’interno del gruppo si manifesta quando le persone hanno punti di vista diversi, interessi o obiettivi diversi addirittura contrastanti. È importante che il capogruppo sappia riconoscere in anticipo quei fattori che possono innescare il conflitto tra i membri del gruppo. Alcuni dei segnali a cui prestare attenzione sono:
- Formazione di piccoli sottogruppi, pettegolezzi.
- Rottura della routine quotidiana (per esempio, rottura del saluto con un membro del gruppo).
- Contrasto tra personalità diverse (ad esempio, due individui che amano porsi al centro dell’attenzione potrebbero entrare in conflitto).
- Utilizzo di pregiudizi.
- Equivoci ed errori di interpretazione.
La supervisione costante del capogruppo permette di identificare in anticipo le possibili cause di conflitto tra i membri del gruppo. È importante ricordare che il capogruppo deve sempre affrontare qualsiasi situazione di contrasto, dandogli il giusto peso senza sottovalutarla. I conflitti, infatti, possono portare ad un cattivo clima, la difficoltà di proseguire il soggiorno in modo spensierato, la difficoltà a riuscire ad organizzare escursioni, gite, giochi e serate divertente che coinvolgano tutto il gruppo, con un’inevitabile conseguenza di un brutto ricordo della vacanza.
Il capogruppo, quindi, oltre alle capacità organizzative (di cui avevamo già discusso in questo articolo [CLICK]), dovrà possedere (o acquisire) il “dono” di saper negoziare. Molti problemi si possono prevenire ancora prima di mettersi in viaggio, programmando attentamente il vostro soggiorno senza lasciare nulla al caso, magari affidandovi a professionisti con anni di esperienza nel settore. L’articolo della prossima settimana si concentrerà su come risolvere i conflitti nel gruppo, non perdetevelo.